2021: Sentiero Italia - Approfondimenti 17

 

PIAN DUL SCRICC


 

Al Pian du Scricc ci si arriva tramite “ul Senter dul pian dul Scricc“ che partendo dalla località Cornù sbocca nell’omonima radura. Continuerà poi con  "ul Sentér dul sasc Mòr” e “ul Senter ‘d la Val Téndra “ che raccorda l’Alpe con il Bondolero.

 

Pian dul Scricc o Piano dello scritto: secondo la tradizione popolare in questo luogo venne firmato nel 1487 al termine della battaglia di Crevoladossola, il trattato di pace tra il duca di Milano e il vescovo di Sion.

 

Il patto sanciva  la restituzione della conca di Veglia agli abitanti della Val Divedro in cambio della cessione agli Svizzeri del bestiame sequestrato fino a quel momento e del pagamento di una somma in denaro quale ammenda.  Sul piano sono presenti numerosi massi erratici che ne testimoniano l’origine glaciale. Su tale pianoro scorre la Frova che qui si divide in due torrenti che si ricongiungeranno a valle.  Poco prima del Piano di Veglia la Frova da origine ad una suggestiva cascata.

In fondo al piano c’è una stalla e una casera inoltre sempre li accanto c’è l’indicazione per “ul lai Bianch” (lago Bianco) così chiamato per la presenza di sabbia bianca e limo sul suo fondo.  Lago di circo, molto suggestivo, circondato da estese pietraie , ai piedi del “ Pas ad Bucarèsc” (Passo del Boccareccio ) .  

 

 

 

Dall’estremità orientale del lago, si può farne il giro in circa un quarto d’ora è possibile  vedere “ul Munt Leun “ (Monte Leone) che da lontano si riflette nelle acque del lago. Dal fondo del lago si può risalire una pietraia (sent. F22) ed arrivare al pian d’Erbioi, cosparso di massi erratici e spiazzi erbosi ennesima testimonianza del ricoprimento glaciale quaternario. Un bivio indica la direzione del bivacco Farello, nella zona “al Caudéer” (le Caldaie) così chiamata per le numerose pozze d’acqua simili a caldaie lasciate da un lago ora prosciugato.

 

 

 

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