2021: Sentiero Italia - Approfondimenti 06

 

FRAZIONE FONTANA


Le case molto vecchie portano ancora delle insegne di negozi ed osterie: infatti un tempo di qui passava la via Francisca. Il toponimo della frazione è derivato da una fontana o abbeveratoio alimentato da una roggia. 

 

 

 

  Vi era anche un mulino ed un lavatoio che è giunto fino ai nostri giorni e d’inverno diventa un suggestivo presepio. 

 


 

 

 

 

La chiesetta sorge al termine della strada, costruita nel 1600 pare sostituisca una cappella dedicata alla Madonna di Loreto. 



Durante il 1600 stavano sorgendo tutti gli oratori della Val Divedro, per cui anche gli abitanti  di Fontana desiderarono modificare la semplice cappella in un oratorio. A Fontana abitavano famiglie facoltose che fecero molte donazioni per portare a termine il lavoro.  L’oratorio una volta completato per volere del vescovo venne dedicato a San Giuseppe, la  Beata Vergine Maria e Sant’Anna.  FACCIATA ESTERNA: La Chiesa si apre su una piazzetta circondata da abitazioni. A destra possiamo vedere un ‘elegante abitazione dove viveva la pittrice Isolina Trapattoni autrice di molti quadri a carattere sacro.  La facciata esterna dell’oratorio comprende una porta affiancata da due finestre devozionali, sopra la porta un affresco rappresenta le figure sacre cui è dedicata la Chiesa: la Beata Vergine San Giuseppe e Sant’Anna ,madre di Maria.

INTERNO ORATORIO: Il Presbiterio è ad Oriente, mentre la facciata ad occidente (recto ordine). Il Presbiterio è chiuso da una balaustra di legno tornito con angeli torcieri. L’ancona di legno scolpito e dorato incornicia un grande quadro rappresentante la Beata Vergine che presenta il figlio a S. Anna e a S. Giuseppe in un tripudio di angeli, accanto al quadro, direttamente sul muro due angeli adoranti dipinti in tempi recenti dalla pittrice Isolina Trapattoni .


Sul muro meridionale una nicchia contiene una piccola statua di bronzo inaurato con portorio e corona argentata : la Madonna del soccorso.   Le pareti dell’oratorio sono inoltre arricchite da altri quadri: i quadri delle 14 stazioni della via Crucis, un quadro settecentesco in cui la Madonna con il Bambino assiste alla liberazione delle anime del Purgatorio ad opera di due angeli . L’opera pare sia del pittore varzese Francesco Paggi. Infine appeso al muro a settentrione, sopra il confessionale il quadro della Madonna della Pace delicata opera sempre della pittrice Isolina Trapattoni.

Ai tempi della costruzione dell’oratorio la  frazione Fontana contava circa un centinaio di abitanti, fra tutti gli oratori di Varzo quello di Fontana era tra i più frequentati e meglio serviti.  Al suo mantenimento provvedevano famiglie facoltose tra le quali spicca la famiglia Trivelli una cappellania laicale che si impegnasse nell’insegnamento elementare ai ragazzi della frazione.  E’ l’istituzione scolastica più antica di Varzo. Oggi l’oratorio è conservato con molta cura dai frazionisti, la festa viene celebrata il 19 marzo in cui si onora S. Giuseppe.

 

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