2021: Sentiero Italia - Approfondimenti 13

 

SAN DOMENICO


Oggi per San Domenico si intende una località turisticamente importante sia per l’escursionismo estivo che per lo sci in inverno.   Prima del 1600 il suo nome era Selva Piana, cioè bosco pianeggiante : zona essenzialmente di pascolo, con numerose cascine sparse fino alla località Nembro.  Fra il 1660 e il 1680 venne costruito un primo oratorio dedicato a San Domenico che darà poi il nome a questa località.  

In questo oratorio si potevano celebrare le messe.  Tuttavia a partire dal 1800 l’oratorio fu privato dei fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria per cui cominciò ad andare in rovina tanto che fu ben presto richiesta l’autorizzazione ad abbatterlo completamente  per  far posto ad una  mulattiera che si stava aprendo. Tuttavia la denominazione San Domenico restò al posto che diveniva sempre più importante turisticamente.

Nel luogo dove una volta c’era l’oratorio alla fine del 1800 venne costruita da privati una cappella devozionale.  La costruzione è di calcare cristallino, proveniente dalla cava di Ciamporino, a pianta semicircolare con una cancellata che la chiude a sud.   All’interno era stato posto un piccolo altare: c’era la possibilità di celebrare in occasioni particolari la Messa, ma non di accogliere i fedeli.

Negli anni settanta sembrò necessario un nuovo oratorio che fu costruito ad opera di un gruppo di residenti varzesi e frequentatori della zona.  Il nuovo oratorio sorge al limitare del bosco . 

Internamente è foderato in legno e fornito di un altare ai lati del quale sono stati posti due quadri raffiguranti la Beata vergine e San Domenico, dipinti da Silvio Crespi.

 

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