2021_1 Grandi Traversate: Sentiero Italia - dal Passo Variola al Ponte Boldrini

 

GRANDI TRAVERSATE: SENTIERO ITALIA

dal Passo Variola al Ponte Boldrini


Passo di Variola

Nel tratto che percorre la Val Divedro il sentiero Italia inizia al Passo di Variola. Dal passo si può vedere a sinistra il Pizzo Rovale,  dalla sommità arrotondata, é una delle cime che si susseguono nello sviluppo della dorsale che separa la Val Bognanco dalla Val Divedro.  Scendendo dal passo si entra nel versante dell’Ovigo, caratterizzato da fitti boschi, balzi rocciosi, pietraie e zone franose. Ambiente di caccia, solitario e selvaggio. Versante, durante l’inverno, non raggiunto dalla luce del sole: vi regna l’oscurità e il ghiaccio.  Tuttavia scendendo abbiamo sempre la visione del versante di fronte, rivolto a mezzogiorno, allegro e soleggiato. Si comincia la discesa dal passo: si susseguono affioramenti rocciosi, pietraie e poi il bosco e infine i prati dell’Alpe Lorino. Qui inalpavano le greggi, oggi una baita è stata adibita a piccolo rifugio. 
   

Da Lorino inizia il sentiero, recentemente ripristinato, che porta all’Alpe Albiona, mentre 300 metri più in basso, inizia il sentiero F03 che si collega all’Alpe Corgiolo.  Un’altra caratteristica di questa zona è la scarsità d’acqua infatti tutte le baite sono dotate di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana. Si continua la discesa attraverso fitti boschi fino ad arrivare ad una conca dove poche baite rappresentano l’Alpe Wolf.

 Bivacco del Cai Varzo
   
Alpe Wolf Il  toponimo farebbe pensare ad avvistamenti di lupi nel passato ed anche, vista la dizione tedesca, alla presenza di pastori walser.  Si continua la discesa attraverso il bosco fino ad arrivare all’Alpe Selvanera di dentro.  Alpe Wolf
     

Meno famosa della sua omonima Selvanera di fuori che, grazie ad una strada consortile, vanta  baite ben ristrutturate, tuttavia è ottimo il panorama sulla Valle Divedro,  benchè compromesso dall’altezza delle piante del bosco.   Dopo un breve tratto si scende alla località Salviggia da dove partono i principali itinerari dell’Ovigo: Nugno, Albiona… a destra invece il sentiero F03 che porta all’Alpe Corticcia, Prato Grande, Corgiolo…, mentre invece di fronte una sterrata porta a Varzo.

     
Alpe Selvanera E’ questa che si prende per la discesa : infatti per il paese ci sono due percorsi: il vecchio sentiero , ben segnalato che scende rapidamente e una strada carrozzabile costruita dall’Enel che attraversa due gallerie. Ovviamente si prende il sentiero e dopo circa una ventina di minuti si arriva alla centrale idroelettrica. Alpe Salviggia
     

centrale idroelettrica

La centrale di Varzo, realizzata nel 1910, è un’ imponente costruzione che produce energia elettrica.  Terminato il sentiero si arriva ad un ponte in cemento che immette in un largo piazzale.  Osservando a destra si può vedere un vecchio ed elegante ponte, ormai abbandonato “Punt d’ul cantun “ che serviva alle greggi che inalpavano alle alpi dell’Ovigo.  Quel percorso non esiste più: ormai tutti passano per la strada  con le gallerie. Dal piazzale si prende la strada asfaltata che serve la centrale idroelettrica, si sale per circa 200 metri fino a incrociare la strada statale del Sempione, ormai a traffico limitato, da quando è stata aperta la superstrada che porta al confine.

 

indicazioni

sperone roccioso di Trasquera
   

Punt d’ul cantun

Si continua per la strada su cui incombe lo sperone roccioso di Trasquera fino ad arrivare al ponte Boldrini. Prima di imboccare il ponte si può osservare a sinistra il percorso F00a che porta a Trasquera , mentre a destra una via porta alla Frazione Rosso.   Chi volesse percorrerla può notare in basso la gola in cui scorre l’ultimo tratto del Cairasca che poi confluirà nel Diveria,  mentre la strada termina in una piazzetta dove si trova il piccolo oratorio della frazione. Imboccato il ponte si supera il torrente Cairasca e si continua per un breve tratto sulla statale del Sempione.                                           


 

 

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